Benvenuto nel nostro Blog

Infiltrazioni d’acqua: quando è competenza del condominio e quando è un problema della proprietà privata

Quello delle perdite d’acqua è un annoso problema che quasi tutti sperimentano nell’arco della vita condominiale e spesso con fastidiose conseguenze pecuniarie e morali. 

In generale, la competenza per la gestione delle infiltrazioni d’acqua dipende dal tipo di problema e dalla sua origine. Bisogna quindi distinguere vari casi riguardo alle infiltrazioni e districarsi tra le leggi.

In caso di infiltrazioni che provengono dalle parti comuni del condominio, ad esempio dal tetto, dai muri esterni, dalle colonne montanti, la competenza per la gestione e la risoluzione del problema spetta al condominio, eventualmente attraverso l’intervento di un tecnico specializzato.
L’amministratore di condominio può agire in autonomia o ha bisogno dell’assemblea?

In generale, l’amministratore di condominio ha il potere di adottare decisioni di ordinaria amministrazione senza la necessità di convocare un’assemblea condominiale.

L’amministratore di condominio può agire in autonomia in caso di interventi necessari ed urgenti, come ad esempio una perdita d’acqua che sta danneggiando i beni comuni o privati, un allagamento, o  l’eliminazione di situazioni di pericolo.

In questi casi, l’amministratore deve intervenire tempestivamente per evitare che il danno si aggravi. Inoltre, l’amministratore deve informare gli altri condomini e relazionare alla prima assemblea utile, indicando le misure adottate e le ragioni per le quali è stata necessaria l’azione urgente.

Diverso è il caso in cui le infiltrazioni provengano da parti private, come ad esempio il balcone o la terrazza di un’unità immobiliare o le tubazioni private di un appartamento. In tal caso la responsabilità di gestire e risolvere il problema spetta al proprietario dell’unità immobiliare, anche ricorrendo all’intervento di un professionista per effettuare le riparazioni necessarie.

Ancora diverso è il caso in cui l’infiltrazione ha un’origine incerta o non è chiara. In tal caso potrebbe essere necessario un accordo tra il condominio e il proprietario dell’unità per risolvere la questione. In ogni caso, è sempre consigliabile contattare un esperto per una valutazione accurata della situazione.

In tutti i tre casi sembra chiaro che un buon amministratore di condominio è un valore aggiunto se ha soluzioni pronte per gestire emergenze, relazioni tra condomini e fornisce il suo contributo  per una civile comunità di condomini, alla quale ognuno di noi, suo malgrado, appartiene.

Stay tuned!

Potrebbe interessarti anche....

Come si ripartiscono le spese in un condominio?

Come mestiere di amministratore di condominio a Roma ci imbattiamo sempre nel problema della ripartizione delle spese tra condomini. E’ una materia a volte intricata sui cui spesso si legifera e quindi è bene tenersi aggiornati. Abitando in un condominio, volenti o nolenti siamo comunque vincolati a pagare di spese comuni. E’ bene ricordare che nessuno […]

Lavori di ristrutturazione a carico della ditta esecutrice

Un post importante per il futuro prossimo riguardo ai lavori di ristrutturazione di uno stabile e appartamento…. In sostanza la legge dice che chi non ha un reddito sufficiente e lo può certificare può eseguire i lavori senza pagare direttamente la ditta. La ditta in questione potrà poi esigere l’importo direttamente dallo stato. Come da […]

Il conto corrente del condominio (che è obbligatorio)

Forse non tutti sanno che, neanche troppo recentemente, e’ stata introdotta l’obbligatorietà della apertura di un conto corrente dedicato al condominio. Se da un lato quest’obbligo può risultare in una piccola spesa ulteriore per il condominio e come detto sopra un’onere di tempo non indifferente per l’amministratore di condominio, la riteniamo una norma giusta per una […]