Oggi introduciamo questo argomento caldo anche per via di diverse richieste di chiarimento da parte di alcuni nostri amici/condomini. Come forse qualcuno già saprà, entro la fine del 2016 verranno cambiati i criteri per le tabelle millesimali del riscaldamento che ripartiscono le quote variabili tra i sistemi autonomi e i sistemi centralizzati. Fino adesso gli appartamenti riscaldati autonomamente all’interno del sistema centralizzato dovevano pagare una percentuale deliberata dall’assemblea di condominio.
Questa quota cambiava da condominio a condominio e, dalla nostra esperienza di amministratori di condominio, possiamo dirvi che approssimativamente questa quota oscillava a seconda dei casi tra il 15% e 30%. Le cose ora andranno rapidamente cambiando con il decreto D.Leg. 102/14. La percentuale suddetta cambierà in base al singolo appartamento con parametri che differiranno dai criteri precedenti.
E chi lo deciderà chiederete voi? Bene, è previsto che entro fine anno verrà un tecnico certificato per la qualificazione energetica che assegnerà le quote di ogni singolo appartamento basati su alcuni criteri. E quali sono criteri?
Ce ne sono di diversi. Si parte dalla natura degli infissi, all’esposizione della casa, volumetria, superficie radiante complessiva, isolamento del tetto e via dicendo. Perche’ succede tutto questo?
Il motivo è nobile.. Lo Stato vuole favorire la riqualificazione energetica dei nostri stabili a partire dalle ristrutturazioni dei nostri appartamenti, secondo il principio per cui meno disperdono calore, meno si paga in modo cosi’ da diminuirne il futuro fabbisogno con tutte le ricadute positive sull’ambiente e l’economia.
La nostra opinione è che sarebbe meglio incentivare di più questa riqualificazione energetica con maggiori ed efficaci detrazioni.
L’argomento è oltremodo complesso, altri punti della legge sono sono l’obbligatorietà di “contatori individuali per misurare l’effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare.”
Inoltre fino a d’ora si era trascurata la necessità di un progetto vero e proprio che sembra ora essere obbligatorio per soddisfare la nuova normativa. Sono tutti cambiamenti che richiedono concertazione tra varie competenze come l’assemblea di condominio, l’amministratore, le ditte, i tecnici e i legali.
Come dicevamo la normativa e’ complessa per essere esaurita in un singolo post, per questo vi consigliamo di rivolgervi direttamente al vostro amministratore di condominio.